Villa Piovene
Sono più i dubbi che le certezze in merito al coinvolgimento di Andrea Palladio nella realizzazione di villa Piovene, che sorge a poche
centinaia di metri da villa Godi. Innanzi tutto l'edificio non risulta inserito nei Quattro Libri, anche se tale esclusione avviene per altre
ville certamente autografe come Gazzotti o Valmarana a Vigardolo. Ma sono soprattutto le caratteristiche dell'edificio a destare le maggiori
perplessità: la planimetria è poco significativa, le finestre forano il prospetto senza un particolare ordine, il pronao si innesta con
durezza al corpo dell'edificio.
Sicuramente la villa è frutto di almeno tre campagne di lavori: i documenti certificano la presenza
di una casa dominicale più piccola dell'attuale certamente realizzata entro il 1541, la quale viene ingrandita in un secondo tempo con
l'inserimento del pronao, che reca incisa la data 1587. Infine, nella prima metà del Settecento, l'architetto Francesco Muttoni costruisce le
attuali barchesse laterali, sistema il giardino e probabilmente realizza la scala a doppia rampa che conduce alla loggia. La scenografica
scalinata che dà accesso alla villa viene invece realizzata alcuni anni prima, con il bel cancello del 1703.
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